Il laboratorio digitale dell'Archivio di Stato di Rieti è dotato di diversi scanner piani, di uno scanner planetario e di uno rotativo.
Tale strumentazione è adoperata prevalentemente per l'acquisizione digitale della documentazione conservata sia a fini di salvaguardia sia per soddisfare le richieste di riproduzioni di documenti provenienti dalla sala di studio.
Gli esiti del lavoro di digitalizzazione svolto dal laboratorio sono messi a disposizione presso la postazione informatica allestita in sala di studio e liberamente accessibile all'utenza registrata. L'obiettivo è quello di promuovere la fruizione digitale del patrimonio, agevolando il pubblico e rendendogli un servizio più veloce e immediato, e di garantire una migliore conservazione fisica dei documenti. Attualmente sono consultabili digitalmente le pergamene dell'archivio storico del comune di Rieti, le pergamene di estrazione da vari fondi, le pergamene del convento di San Domenico di Rieti, le mappe del catasto gregoriano e diversi altri complessi documentari.
Ovviamente le potenzialità del laboratorio sono utilizzate dall'Istituto anche a supporto dei numerosi progetti e iniziative di valorizzazione che esso mette in campo annualmente e per effettuare acquisizioni "di sicurezza", realizzate, cioè, per far sì che si possa disporre di versioni digitali dei pezzi che si inviano a mostre o che si teme possano andare perduti.
Il laboratorio ha inoltre operato, e continua a operare, anche in favore di altri istituti archivistici e culturali in genere. In anni recenti ha per esempio provveduto alla digitalizzazione integrale, per conto dell'Archivio di Stato dell'Aquila, dell'importante archivio della Sottindendenza e Sottoprefettura di Cittaducale, un corpus di fonti fondamentale per la ricostruzione della storia della parte "regnicola" dell'attuale provincia di Rieti. In passato, il laboratorio ha inoltre proceduto alla digitalizzazione di spezzoni di documentazione posseduti da vari enti reatini, tra cui il Museo civico e l'Archivio storico diocesano.