PEC: as-ri@pec.cultura.gov.it   e-mail: as-ri@cultura.gov.it   tel: (+39) 0746/204297

Archivio di Stato di Rieti

Staff e contatti

TUTELA SUGLI ARCHIVI CONSERVATI, SISTEMI INFORMATIVI

Responsabile
Alfredo Pasquetti

Collaboratori
Alessandro Blasetti, Ilaria Camerini, Cinzia Caputo, Eliana Dal Sasso, Ahmed Ibn Zine Idrissi, Gianluca Pientini

Tel.  (+39) 0746/204297
E-mail as-ri@cultura.gov.it


PATRIMONIO

L'archivio notarile distrettuale di Rieti (elaborazione di Daniele Scopigno)

Strati di tempo da ordinare, connessioni da raccontare

L'Archivio di Stato di Rieti conserva, tutela e valorizza circa undici chilometri lineari di materiale documentario. L'istituto, in esecuzione della normativa vigente, conserva la documentazione storica prodotta dagli uffici statali compresi nel territorio provinciale, nonché archivi di enti pubblici e archivi privati ritenuti di notevole interesse storico. Questo patrimonio archivistico costituisce una fonte di primaria importanza per la storia del territorio della città e dell'attuale provincia di Rieti a partire dai secoli dell'antico regime fino ai giorni nostri.

Da diversi anni l'Archivio di Stato di Rieti è impegnato in un'ampia opera di ricognizione del proprio patrimonio, funzionale alle attività di riordino e all'approntamento di strumenti di ricerca in grado di facilitare ai ricercatori l'accesso ai fondi. A tale riguardo, negli ultimi tempi si sta tornando a lavorare con intensità al Sistema informativo degli archivi di Stato - SIAS, giunto a pubblicazione nazionale il 18 giugno 2021 e in costante implementazione.

Nella sezione di questo sito relativa al patrimonio si illustrerà sommariamente la documentazione conservata dall'Istituto per consentire di farsene un'idea anche da remoto e per orientare la ricerca degli utenti. Una ricerca che ha le sue peculiarità. Quanti intendono accedere alla sala di studio dell'Istituto potranno anche arrivare senza avere contezza delle possibilità di esplorazione offerte dal patrimonio che esso custodisce, ma dovrebbero quantomeno giungere con una consapevolezza di base: l'archivio non è come la biblioteca. I documenti non sono, cioè, "catalogati" secondo un qualche ordine alfabetico, né esiste un soggettario da interrogare per individuare le carte di proprio interesse. Le fonti che si studiano in archivio, infatti, sono organizzate in fondi sulla base dei soggetti (istituzioni pubbliche, enti, persone, famiglie) che, per le proprie finalità, li hanno prodotti, ricevuti, raccolti, ordinati e/o conservati nel corso del tempo. Per indirizzare il proprio studio, pertanto, occorre in primo luogo appurare il nesso fra l'oggetto della ricerca e le competenze, le finalità, la storia di un determinato soggetto produttore, e di conseguenza il fondo archivistico che raccoglie la documentazione di quel soggetto.

Le varie tipologie di strumenti di ricerca approntate dagli archivisti - le guide, gli inventari, gli elenchi sommari, gli schedari - servono a facilitare questo percorso di chiarificazione degli obiettivi del ricercatore (cui naturalmente concorrono l'aiuto e la consulenza del personale della sala di studio) e, allo stesso tempo, assolvono alla funzione imprescindibile di «comunicare» il patrimonio, assicurandogli quelle possibilità di fruizione ordinaria da parte degli utenti rispetto alle quali ogni iniziativa di valorizzazione è soltanto un prezioso corollario.

Il materiale proposto in questa sezione si caratterizza per la diversità dei livelli informativi. Propedeutico alla presentazione del patrimonio è l'approfondimento sul territorio reatino, che inquadrando storicamente le sue vicende amministrative cerca di dare conto del modo in cui il patrimonio stesso si è venuto costituendo alla luce dell'applicazione, problematica per la provincia reatina, dei criteri di pertinenza territoriale. L'elenco alfabetico dei complessi archivistici fornisce la denominazione del complesso archivistico, i suoi estremi cronologici e, quando già disponibile, il collegamento diretto con la corrispondente scheda SIAS, che informa più accuratamente sul fondo e sui suoi livelli di articolazione, sui soggetti produttori, sugli strumenti di ricerca e sulla bibliografia correlata. Sempre nell'elenco saranno via via caricati gli strumenti di ricerca in formato digitale, così da consentire la richiesta dei pezzi da remoto prima dell'accesso diretto alla sala di studio. Quanto alla guida alla consultazione, essa cercha di ovviare alla momentanea assenza di elementi descrittivi più particolareggiati nell'elenco alfabetico, introducendo a livello discorsivo alle potenzialità di ricerca dischiuse dai vari complessi, distinti per periodi e per tipologie.

 

.

 



Ultimo aggiornamento: 11/01/2025