Nel 1993 l'Archivio di Stato di Rieti, d'intesa con la Soprintendenza archivistica per il Lazio, ha avviato il recupero e il riordinamento dell'archivio della Stazione sperimentale di cerealicoltura.
L'anno seguente i risultati di tale operazione sono stati anticipati nella mostra Nazareno Strampelli e la Stazione sperimentale di cerealicoltura, inserita nel contesto dalla IV Settimana della cultura scientifica organizzata dal Miur, mentre nel 2000 l'Ufficio centrale per i beni archivistici del Ministero per i beni e le attività culturali ha pubblicato il volume di Roberto Lorenzetti, La scienza del grano. Nazareno Strampelli e la granicoltura italiana dal periodo giolittiano al fascismo, in seguito tradotto in inglese con il titolo The Weat Science. The Green Revolution of Nazareno Strampelli e distribuito dalla rivista internazionale «Journal of Genetic & Breeding».
La figura di Strampelli, vero padre della granicoltura mondiale, era rimasta fino ad allora pressoché sconosciuta. Nel 2000 l'Archivio di Stato di Rieti, insieme agli enti locali, all'Enea e all'Istituto sperimentale di cerealicoltura, ha organizzato un convengno internazionale al quale hanno partecipato scienziati provenienti da Stati Uniti, Australia, Francia, Germania, Inghilterra, Italia, Ucraina, Yugoslavia, Cina. Nel 2011 l'Istituto reatino, su richiesta della Fondazione Rosselli e dell'Accademia dei lincei, ha curato la sezione Nazareno Strampelli della mostra 150 anni di genio italiano nell'ambito del Festival della scienza di Genova.
Dal libro La scienza del grano è stato poi tratto il Museo della scienza del grano "Nazareno Strampelli", un museo virtuale, realizzato dall'Archivio di Stato di Rieti in collaborazione con l'amministrazione provinciale, dedicato al lavoro del genetista e dei vari istituti di ricerca legati alla sua esperienza scientifica.
