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Archivio di Stato di Rieti

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Chi siamo

Il decreto di istituzione della Sezione di Archivio di Stato di Rieti, 1953

A Rieti una Sezione di Archivio di Stato fu costituita nel giugno del 1953 con D.M. 15 giugno 1953, in esecuzione della L. 22 dicembre 1939, n. 2006, e divenne Archivio di Stato a seguito del D.P.R. 30 settembre 1963, n. 1409.

Nell'Istituto reatino confluirono immediatamente l'archivio notarile distrettuale di Rieti (con protocolli risalenti alla metà del Trecento), la documentazione prodotta fino al XVIII secolo dal governatore pontificio di Rieti, l'archivio ottocentesco della Delegazione apostolica e, infine, il ricchissimo archivio storico del Comune di Rieti, con documentazione trecentesca e un fondo di 239 pergamene a partire dal 1226.

Attualmente, l'Archivio di Stato di Rieti custodisce un patrimonio documentario di quasi 11.000 metri lineari (ml). Ai nuclei documentari acquisiti nei primissimi anni molti altri se ne sono aggiunti. Alcuni sono stati restituiti dall'Archivio di Stato di Roma, ove erano stati versati prima del 1953, ma la maggior parte di essi è pervenuta dopo il 1983, quando il trasferimento dell'Istituto nell'attuale sede assicurò una certa disponibilità di spazi e attrezzature. I documenti del circondario di Cittaducale, già facente parte del regno delle Due Sicilie e poi, fino al 1926, della provincia dell'Aquila, furono versati nell'Archivo di Stato di quella città, salvo le carte di alcuni giudicati pervenute all'Archivio di Stato di Rieti. Per il periodo napoleonico e per la Restaurazione le ricerche vanno estese alla Sezione di Archivo di Stato di Spoleto e all'Archivio di Stato di Perugia, dal momento che la Prefettura del dipartimento del Clitunno e la Delegazione apostolica di Spoleto compresero nell'ambito delle loro circoscrizioni il territorio di Rieti, nonché, naturalmente, all'Archivio di Stato di Roma e, per il circondario di Cittaducale, all'Archivio di Stato dell'Aquila e a quello di Napoli.

Gli uffici giudiziari e gli organi periferici dello Stato - di rango provinciale soltanto da quando fu istituita, nel 1927, la provincia di Rieti - hanno cominciato a versare regolarmente le carte relative agli affari esauriti da oltre un quarantennio, così come prevedeva la legge che ora ha ridotto il termine a 30 anni. Si sono così ricevuti i consistenti fondi archivistici della Prefettura, della Questura, degli Uffici distrettuali delle imposte dirette, del Tribunale di Rieti e delle diverse Preture funzionanti in ambito provinciale, molto spesso inconsapevoli depositarie di documentazione prodotta dagli organi giudiziari pre-unitari.

L'Archivio di Stato, nella sua capacità di istituto di conservazione, ha ricevuto numerosi depositi di archivi di enti pubblici, in primo luogo di quello dell'Amministrazione provinciale, e ha acquisito svariati archivi e collezioni documentarie di famiglie e di persone, tra i quali si segnalano l'archivio Potenziani, di rilevante interesse per la storia economica e agraria del Reatino negli ultimi due secoli, nonché gli archivi Vincentini e Vecchiarelli, ricchi di documenti a partire dalla fine del XVI secolo.

Più di recente, l'Istituto ha iniziato ad accogliere anche archivi d'impresa, come quelli della Snia Viscosa e dell'opificio Nicoletti-Rinaldi.

 

Per saperne di più:

Archivio di Stato di Rieti 1953-2013: la storia, la struttura, l'organizzazione, l'attività. 60 anni di presenza a Rieti, Rieti, Archivio di Stato di Rieti, 2013.

 

 



Ultimo aggiornamento: 29/02/2024