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Archivio di Stato di Rieti

GEP 2021 - I Nicoletti-Rinaldi e l'armadio della memoria

In occasione delle Giornate europee del patrimonio - GEP 2021, il 25 settembre è stata inaugurata alle 16, nella sede dell’Archivio di Stato di Rieti in viale Canali 7, la mostra storico-documentaria e iconografica I Nicoletti-Rinaldi e l’armadio della memoria. Artigianato, lavoro e inclusione sociale in una storia d’impresa, a cura di Alfredo Pasquetti e Daniele Scopigno, in collaborazione con la Alessandro Rinaldi Foundation. All’inaugurazione hanno partecipato Antonella Mulè della Direzione generale Archivi del Ministero della cultura e Federico Rinaldi, presidente dell’AR Foundation.

Il percorso espositivo è stato dedicato all’opificio Fratelli Nicoletti, industria del legno e del mobile di pregio, attiva nella sua originaria forma societaria nelle prime tre decadi del Novecento e che ha segnato la storia imprenditoriale della città di Rieti. La mostra è stata realizzata attraverso l’archivio d’impresa donato dagli eredi di Alberto Rinaldi, successore dei Nicoletti alla guida dell’azienda.

Nelle sale è stata esposta una parte degli oltre 6mila disegni contenuti nel fondo, composto dai progetti sia della Fratelli Nicoletti sia della Alberto Rinaldi, poi “Rinaldi-Iacoboni”, che rappresentano un unicum nella ricostruzione del tessuto economico-produttivo reatino e non solo.

Le testimonianze dell’attività dei Nicoletti, all’incrocio tra arte e artigianato, possono ancora essere osservate, ad esempio, nei palazzi delle istituzioni come Prefettura, Comune e Provincia di Rieti e in alcuni esercizi commerciali del centro storico. Sono stati selezionati per la mostra anche i progetti per giocattoli in legno e per le parti lignee di armi leggere impiegate durante il secondo conflitto mondiale, nonché disegni di materiale per dirigibili dell’Aeronautica. La ditta poteva contare anche su una scuola di formazione professionale aperta ai giovani reatini con la quale si creò un circuito virtuoso di occupazione e inclusione tra città e impresa.

L’esposizione ha visto la presenza di lettere dell’architetto e accademico d’Italia Cesare Bazzani, cataloghi fotografici dei prodotti e registri della clientela che restituiscono informazioni, storie di enti e di aziende come CISA Viscosa e Zuccherificio, nomi appartenenti a importanti famiglie nobili e di notabili tra cui la Real Casa, Potenziani, Strampelli, Jucci, Montanelli ed esponenti del regime fascista come Mussolini e Bottai, andando anche oltre il Ventennio come testimoniano i lavori affidati dal sindaco Sacchetti Sassetti. Parte del materiale esposto, inoltre, è stato restaurato presso il Laboratorio di cartotecnica, legatoria e restauro dell’Archivio di Stato di Rieti, a cura di Ilaria Camerini e Martina Marconi.

 



Ultimo aggiornamento: 01/06/2025