Venerdì 5 febbraio, alle ore 15.30, è stata inaugurata presso l'Archivio di Stato di Rieti la mostra La Sabina di Giacomo Caprioli, dedicata all’archeologo, storico, giornalista nonché disegnatore e caricaturista originario di Capradosso e vissuto tra il 1885 e il 1959 (FOTO).
L’occasione per tornare a parlarne è stata la donazione dell’ultimo scampolo del suo archivio che la famiglia ha di recente trasferito presso l’Archivio di Stato di Rieti integrando la documentazione che era stata donata fin dalla fine degli anni Novanta del Novecento, e il nuovo testo, realizzato dal direttore dell’Archivio reatino, Roberto Lorenzetti, dal titolo La Sabina di Giacomo Caprioli. Dalle rappresentazioni storiche del reatino alle lettere figurate dal fronte tridentino, edito da Il Formichiere e dedicato agli studi e alle opere dell’intellettuale reatino.
La mostra ha presentato parte della collezione dei quadri che lo studioso teneva nella sua abitazione e delle carte più intime che gli eredi avevano conservato per sé e che riguardano soprattutto l’epistolario tra Caprioli e Alfonsina Pirani, la donna poi divenuta sua moglie, durante il periodo della grande guerra: un notevole corpus di lettere dal fronte del quale fanno parte numerosi disegni utilizzati come cartoline inviate ad Alfonsina che Giacomo Caprioli realizzava con i pochi mezzi che aveva a disposizione in quel frangente.
L’allestimento, oltre l’esposizione dei quadri, è stato dedicato anche a una parte delle centinaia di disegni che Caprioli ha realizzato immortalando la Rieti più antica, i reperti archeologi nel territorio sabino e del Cicolano, il mondo contadino e il francescanesimo nonché le scene tratte dal fronte della guerra del ‘15-‘18.
Ai visitatori è stato distribuito il volume dedicato a Caprioli e promosso dall’Archivio di Stato di Rieti in collaborazione con la Direzione generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio, l’Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche - ICCU e la Direzione generale Archivi del MiBACT.